July 30, 2013

Fluttuavo


Fluttuavo nel mio liquido universo
oceano pulsante senza spiagge
da quando?
forse da sempre
calma tepore buio
felicità senza necessità
nuotavo nel mio immenso infinito
nulla cambiava
se non io
sempre più grande
sempre più forte
io
incontrastato e solo
padrone del mio mondo
qualcosa passava
dentro e fuori di me
tempo?
percepivo confini
e al di là sensazioni
che forse avevo già conosciuto
un’altra volta?
così piccolo è adesso il mio universo
mi schiaccia
mi immobilizza
mi opprime
sento la fine
prigioniero
in questa rannicchiata postura
mi stritola
mi espelle
ho paura
un’altra volta?

July 29, 2013

Icaro


Ancora pochi passi
ho ben fissate sulle spalle
le grandi ali di cera
penne e piume di mille uccelli
è facile scavalcare la ringhiera
nell’aria bianca di calore
mi risucchia la vertigine
e sopra il sole.

D’oro e di cristallo
brilla la città sognata
accecante di cupole ardenti
guglie svettanti cuspidi incandescenti
brucia la città senza ombre
avvampata di purpurei giardini fiammanti
luccicante di palazzi color di rosa e di fuoco
città del mio ultimo volo
e sopra il sole.

July 28, 2013

Cammina lontano


Cammina cammina
nel bosco di vetro
da quanto tempo ormai?
...sette paia di scarpe ha consumate...
ricorda appena
di essersi allacciata sotto il mento il cappuccetto
era rosso allora
ricorda la mamma
una fetta di torta e una bottiglia di vino
poi tutto si confonde
fra verdi fronde
per sentieri biforcuti
di sogno e di illusione
un lupo con la cuffia di merletto
o forse era un gatto con gli stivali
una casetta di marzapane
una foresta di spine
...sette verghe di ferro ha logorate
per appoggiarsi nel fatale andare...
in cerca di che cosa?
un giorno
sul suo bianco destriero
passò il Principe Azzurro
innamorato
di una bionda fanciulla addormentata
o forse di una ragazza bruna
labbra di sangue pelle di neve
e così l’amore se n’è andato
...sette fiasche di lacrime ha colmato...
camminando camminando
nel bosco di vetro
senza mai vederne il varco
si è rotto lo specchio fatato
ogni frammento è bellezza fuggita
così lunga la vita
così stanco il passo
si fa notte
ed ecco lontano lontano

July 24, 2013

Chi sei?


“ansia insaziabile e molteplice
dell’essere sempre la stessa persona e un’altra”
(Fernando Pessoa)

Chi sei?
perché con mano impaziente
bussi alla mia porta?
percepisco
la tua volontà
la tua determinazione
la tua forza
sento il tuo esistere
così come sento il mio
vuoi entrare ed entrerai
ho paura di te
non ti conosco
dimmi ti prego chi sei.

Come Io è il tuo nome
così è il mio.

July 23, 2013

Qualcuno invano


Spalancherò finalmente questa finestra
finestra che dà sul balcone
finestra che dà sulla strada
finestra che dà sull’inizio del mondo
sognerò un paese
paese lontano
paese che non esiste
ipotetico paese immaginato
dove c’è una strada
e un balcone
e una finestra
affacciata sull’universo
che qualcuno invano cerca di aprire.

July 22, 2013

Qualcosa per me


Chissà se qualcuno ha lasciato
nella buca delle elemosine
qualcosa per me
viandante della vita
stanco pellegrino senza sosta
chissà
un dolce regalo d’infanzia
nella sua lucida carta crepitante
il sapore perduto dei biscotti nel latte
una domenica di sole tanti anni fa
un sogno impolverato
un piccolo dono prezioso di serena accettazione
un obolo di saggezza
un sorso di riposo.

July 21, 2013

Un gatto


Nero come il buio
corre il mistero
ha occhi di fiamma
di stelle
di gelo
è liscio da accarezzare
ma graffia e morde
ti dorme in grembo
e all’improvviso
balza scatta salta via
imprevedibile imprendibile
mutevole
repentino
come il destino
tenero vagito è il suo verso
urlo lacerante lamento straziante
freme e vibra di oscura elettricità
dolce e crudele
inafferrabile e carezzevole
profumato di sole e amico della notte
incomprensibile geroglifico
di opposte contraddizioni.

July 20, 2013

Scalini pecore o nuvole


Chiuderò gli occhi e scenderò
gradino per gradino
uno due tre
è facile
la vita è ancora lì
appena dietro le palpebre
quattro cinque sei
soltanto un po’ deformata
come in un vecchio specchio ondulato
sette otto scalini
galleggio fra immagini affioranti
dieci diciotto ventidue
mi perdo
fra uno scalino e l’altro
un piccolo saltello o un infinito
cinquantasette cinquantotto
come sono arrivata fin qui?
ondeggio e vacillo
fra brandelli di sogno
mi colpisce un pensiero tagliente
come un gelido iceberg vagante
e affondo
o risalgo
mi ascolto respirare
il lenzuolo è un peso leggero
devo ricominciare
tre quattro cinque
precipito
ventotto trenta sessanta
sono scalini pecore o nuvole?
la porta non c’è
il buio è colorato
sette settantasette forse trentatrè

July 19, 2013

Senza nomi


Senza parole
viaggio strada estate
invano le allontano
esse tornano
insistenti
come piccoli insetti alati
a sciami
automobile arrivare indicazione ristorante
risalgono galleggiando da chissà dove
fioriscono suggestive profumate evocative
vento boschi torrenti farfalle
sono buffe banali informative
grandi come montagne
piccole come una coccinella su una foglia di menta
buie come gallerie
luminose
cielo nuvole sole
profonde
valle precipizio gola
via via
infide
fingono di aiutarmi scacciando se stesse
andate via
voglio guardare le cose
come quando il mondo era nuovo per me
e io ero nuova per il mondo
senza parole
voglio sensazioni senza nome
pure e brillanti
pietre preziose senza castone
voglio un lago che non si chiami lago
acqua verde e roccia grigia
che fluiscano in me
senza alcun fonema bisbigliato da qualcuno
che incessantemente parla dentro la mia testa
e tutto nomina e tutto definisce
voglio un grande oceano di trasparente silenzio.

July 17, 2013

Come tutte le mamme


Ave Maria
benedetta fra le donne
benedetto il frutto del ventre tuo
io che sono madre
vorrei chiederti
com’è aver per figlio un dio bambino?
gli insegnavi le cose?
inventavi giochi per divertirlo
e piccole parole stupide per consolarlo?
li faceva i capricci?
lo hai sgridato, educato, punito, premiato?
lo guardavi crescere
e come tutte le mamme
cercavi di immaginare il suo futuro?
lui, piccolo dio, come tutti i bambini
nascondeva nel pianto il suo destino.

July 16, 2013

La passeggiata


Piccole trote guizzano
sotto il ponte
nell’acqua profonda
non è fuggito mai
dal vecchio androne
il buio medioevale
prigioniero di fantasmi antichi
altre strade portano altrove
oggi la mia strada è questa
scende sale si diverte
ritorna e torna
si avvolge e si svolge
abbraccia la montagna
tigli abeti betulle
stelle pallide di castagni
all’ombra della chiesa
il gioco delle bocce
passa una farfalla
e si alza il vento
danzano viola le ombre sull’asfalto
profumo d’estate e di cannella
la gente le case le insegne il paese
galleggiano nel flusso
passeggiata viaggio vita che scorre via
la meridiana rotta
il castello in rovina
l’ecomostro abbandonato
annidato nel bosco agonizza
il fienile di pietra
con la sua finestrella sghemba
casuale armonia rurale
il gatto attento
il codirosso sotto il tetto
passa il temporale
lascia pozzanghere di cielo
e odor di polvere
scorre il tempo
io scorro.

July 05, 2013

Solo oggi


Oggi
vedo la maniglia
ma non la porta
vedo il tetto
ma non il cielo
vedo mani
che sono mie?
mani che scrivono
parole che qualcuno pensa
qualcuno o qualcosa
così inafferrabile e immenso
che se lo immaginassi
deflagrerebbe come un universo
e sparirebbe nel nulla
oggi vedo solo oggi.

July 03, 2013

Passa e ripassa


Passa il tempo
sul suo cavallo invisibile
passa silenzioso come un brivido.
Guarda i suoi segni crudeli
(rotto grigio arrugginito scrostato).

Passa e ripassa
muto e leggero come una carezza.
Guarda la rosa che respira vivida luce
(quel che resta del giorno).

July 02, 2013

Blind Jigsaw


Qualcuno ha buttato all’aria i pezzi del puzzle
(è la mia vita?)
riordinarli è difficile
(non conosco il disegno)
li ho accostati per colore
(verde con verde bianco con bianco)
l’immagine che ho ottenuto ha forse un senso
(la vedo ma non la capisco)
una finestra nel muro
o un quadro che la rappresenta
(io dove sono? fuori o dentro?)