December 30, 2014

Noi, gli oggetti


Troppo rumore
troppo dolore
troppo cercare chiedere
illudere e deludere
troppo agire percepire soffrire
scrivi di noi
noi
gli oggetti
scrivi del nostro restare
del nostro assistere e riverberare
del nostro muto esistere
scrivi
del nostro resistere.

December 28, 2014

Scrivi di noi


Troppe parole
troppa passione
troppa fretta
troppo calore
scrivi di noi
noi
gli oggetti
scrivi
del nostro tempo lento
del nostro silenzio
del nostro aspettare
del nostro accettare.

December 25, 2014

sessanta


conto sessanta per uno
piccole eternità
il mio desiderio
è luce accecante
dietro una porta chiusa
conto sessanta per una
la mia voce
è esausto richiamo
senza risposta
conto ventiquattro per uno
la notte è scesa
in ogni angolo del mio cuore
ma non dorme il mio desiderio
fissi occhi di bambola
spalancati nel buio
trecentosessantacinque per uno
cento per uno
e ancora
e ancora
brucia il mio desiderio
là dove tutto deflagra
e si consuma
non c’è nessuno a contare

December 21, 2014

Gioielli


Dall’oro scuro
di brume screziate
gocciolano gioielli senza senso
si rapprendono gli azzurri
si accendono i blu
di mari senza sale
e laghi di lacrime amare
scure vene
di oro abbrunito
scendono le catene
non inanellate
libere catene
che non costringono
catene sciolte
di preghiere vane
si tende il tempo
si tortura e si rompe
come carta sottile
fatta a pezzi lentamente
da incerte dita tremanti.

December 20, 2014

ecco la Porta


e alla fine della strada
ecco la Porta
la Porta aspettata
immaginata
temuta e desiderata
così lontana così vicina
per tutti e per me solo
la Porta cercata
da ogni mio passo
evocata e esorcizzata
ecco la Porta
dov’è il Custode?
dov’è la Guida?

December 14, 2014

Uno Sette Nove


Uno significa uno.

Ma il grigio che io percepisco
e il verde
sono ineffabili
non c’è parola che dica quel grigio
e quel verde.

Sette significa sette.

Ma casa è categoria
definizione generale e generica
che non esiste al mondo
questa
che ho davanti a me
è unica è speciale
nel suo essere individuale.

La parola
che nutre il mio pensiero
nomina la porta
dà un nome alla finestra
e offusca l’evidenza
della loro specifica singolarità.

TuttoQuesto
che mi circonda
cielo alberi strade
l’aria fredda dell’inverno
e poi stelle animali gente
il mio corpo stesso
e il suo rabbrividire
il sasso la nuvola il sentimento.

TuttoQuesto
nascere vivere cambiare partire tornare
si confonde
nella sua inesprimibile
insondabile ridondante inconcepibile
sovrabbondante ricchezza
che forse è assoluta semplicità.

Nove significa nove.

December 11, 2014

Panchina


Una domenica d’inverno, muta e grigia, il viaggiatore è capitato per caso in una di quelle piccole città che mai hanno smesso di essere grossi paesi. Vagabondando qua e là per strade intrise di pioggia, vetrine tristi di negozi chiusi e androni bui, ha colto con lo sguardo una luminosa incongruenza azzurra, estiva e solare come fresca acqua di piscina nell’afa di un luglio sopramedia ... una panchina! non per sedersi, ma da guardare: luce abbagliante incorniciata nel blu, una torre non ancora antica e case colorate in un giorno lontano, in un tempo che fu.

December 08, 2014

Acque


Vaste e specchianti
le acque del solstizio
riposanti come la pianura
così pallide così trasparenti
sciolti i ricordi
le pene addormentate
calme e cullanti
le acque dell’inverno
case come arche
galeoni di nuvole gonfie all’orizzonte
alberi come mani
di chi rassegnato affonda
nel buio che divora
silenziose e tremanti
le acque dolci e tormentose
dell’oceano nascosto
sepolto in fondo all’anima.

December 07, 2014

Vecchi muri


Si mescolano il buio e la luce
in grigio bagliore d’ombra
popolato di fantasmi evanescenti
colorato di sogno
forme e rumori dissolti
in uno spazio senza dimensione.

Sconfitti dal tempo
sorgono a sfidarlo
i vecchi muri
sospirano storie antiche
intrise d’acqua e di nebbia
sanno cos’è non esistere
fra i veli inconsistenti del ricordo
smorte vesti bagnate di lacrime
pallide fate tremanti.