March 26, 2015

Rettangoli


Chi sono io?
un rettangolo, la più perfetta delle forme
di che colore?
azzurro, ovviamente.
Io
sono un rettangolo azzurro
perché Qualcuno mi ha creato così
e se non tutti i rettangoli sono azzurri
non è certo colpa del Creatore
si vede che non se lo sono meritato.
L’azzurro è il colore più bello
naturalmente
è, diciamolo chiaro, superiore a tutti.
Compatisco
i poveri rettangoli pallidi
coi margini slabbrati chiazzati ondulati
che ne deturpano la forma perfetta
e più ancora compiango
quelli duramente colpiti
infranti
così indifesi
aperti al dolore e all’esperienza
ma ho paura
anzi, vero terrore
di chi porta su di sè
esibisce
ostenta
simboli che non comprendo
e non voglio comprendere.
Chi sono io?
un rettangolo azzurro
e non conosco altra forma e altro colore
all’infuori di me.

March 25, 2015

Dico a voi


Dico a voi
animali
che vagate sulla terra
strisciando volando nuotando
compiaciuti del vostro movimento
voi
che ostentate l’anima
nel vostro nome stesso
e la esalate col respiro
col dolore e con l’amore
dico a voi
vegetali
che vivete le vostre vite
così inutili
così assurdamente brevi
foglie al vento
a voi dico
che misurate l’esistere
in secoli anni stagioni
io dichiaro
e a buon diritto proclamo
la superiorità del regno inorganico
io
piccolo fiore fatto di ossigeno e ferro
il mio destino
è cavalcar millenni ere eoni
rivedere il pianeta com’era
senza più quella veste sottile
inquieta vibrante
così fragile così delicata
così multiforme e variegata
che alcuni chiamano vita
un pianeta di roccia
di puri elementi
che aspettano senza paura
il fuoco immane
di un gigantesco sole
ardente di rosso mortale
che aspettano senza timore
una fine minerale.

March 23, 2015

Edera


Ricordo un tempo
allora la mia vita era morbida
era umida e scura
ricordo un tempo
forse lontano
ieri?
ricordo un tempo
di tenebra ignara.

Improvviso
il respiro del mondo
che culla che tende che strappa
luce
brillante radiosa impietosa
scalda brucia viene va
liquidi aghi e fiocchi di gelo
salire salire salire
tenersi stretta
al caldo al freddo
al ruvido al liscio al tagliente
salire
con tutte le forze
tenersi stretta
e non lasciare andare
quello che è vivo quello che è morto.

Il ricordo è radice che affonda
che beve che succhia
il ricordo è cibo
che fermenta nell’ombra
che striscia
che avvolge
che chiama.

March 13, 2015

Monte Baldo


Freme
l’onda del lago
e scocca frecce di sole
sono verdi le colline
e la neve sul monte Baldo
è coltre leggera
è nuvola è piuma
il vento gioca
e sa di primavera

ma quanto dura un’era?
profondo inverno senza fine
un lungo sogno lontano
ghiaccio che canta
assordante
il silenzio corre
sul bianco abbacinante
il cielo è lastra minerale
il silenzio crepa s’incrina schiocca
il bianco s’infrange precipita crolla
cede
stride si spacca si stacca
geme
urla chiama incanta
è lento il movimento
il tempo scorre piano
pesa schiaccia leviga e liscia
stritola erode corrode
avanza scivola scende trascina
sconvolge e spiana
annienta e travolge
piange lacrime di gelo
taglienti come lame
ieri? domani?

March 10, 2015

Dentro di me


Vedo un muro
vedo una porta
il muro è di pietre e mattoni
la porta è chiusa
arrossata di ruggine
dov’è il muro?
dov’è la porta?
quale mai paesaggio si dispiega intorno?
ne immagino mille
non ne vedo nessuno
ha importanza?
il muro e la porta
sono dentro di me.

March 08, 2015

Strade



Strade che si intrecciano sul mondo
i miei passi
sono vento salti d’acqua orme nella neve
striscio volo nuoto cammino
su quante zampe?
respiro con il mare
la mia pelle è minerale
fatta di terra di ghiaccio di asfalto di muro di roccia
la mia voce è eco che percorre le gole
è fruscio ronzio fischio e sibilo
urlo nella notte
e ruggito di cascata
la mia lingua è tutte le lingue
dormo sonni di pietra
e vivo sogni di nuvole e blu
la mia anima è nascosta in fondo al lago
il mio cuore è lampo che pulsa all’orizzonte
il mio pensiero insegue la luna
la mia età?
è l’età dei boschi e delle montagne
della falena
dell’alba
dell’onda
strade che si fanno e si disfano
strade che avvolgono il mondo
il mondo è grande
immensamente grande
come la goccia di pioggia che oscilla
sulla foglia
e scivola giù.

March 03, 2015

Quattro ciclisti


Passano
sulla strada
quattro ciclisti
color verde fosforescente
un frullo di pedali
e un riflesso nel vetro
riflesso fugace
non c’è più.

Passa
l’ora del giorno
inafferrabile e unica
una luce una nuvola un contorno
io
passo
così lontana è la vita
io
passo
riflessa nel vetro
io cammino verso il nulla.