May 29, 2015

Tutte le vite


Penso
ai destini delle vite
vite
così molteplici
così varie
vite lineari
chiare semplici coerenti
scorrono
diritte e lisce
senza discostarsi dalle guide
vite distorte
faticose mutevoli imprevedibili
contorte
girano su se stesse
in modo insospettato
si aprono e si chiudono
si avvitano
tornano e ritornano
vite ombrose
mimetizzate
vite sotto i riflettori
messe in scena
mascherate camuffate
barattate finte spente
vite nascoste sotterranee labirintiche
ramificate
vite costruite
recitate tradite
un inizio
una fine
una vita tutte le vite.

May 25, 2015

Un ricordo


Dove abitano i ricordi?
basta la mia volontà
a fabbricare un ricordo?
e infine
un ricordo che cos’è?
posso io
imprigionare questo attimo
in questo luogo
questa panchina
davanti a questo mare
l’orizzonte
la sera
questa sera
posso fissarlo
per assaporarlo intatto?
saprò forse ritrovarne l’immagine
ma non certo il sapore
questo sapore
di calma e stupore
il sapore di questo mio presente
che sfugge e svapora
fra l’ora che è appena stata
ancora fresca e profumata
e l’ora che verrà.

May 19, 2015

Sul muro


Ombre sul muro
che divide la veglia dal sonno
immense farfalle
dalle ali sfrangiate
immobili
allargate
come mani protese
a chiedere a donare
sul muro immane invalicabile
grandi foglie palmate
che il vento non smuove
sul muro inconsistente
che separa
i sogni dai ricordi.

May 13, 2015

Un muro


Amo i passi
i passi della gente sul sagrato
un piede nel passato
e l’altro nel futuro
amo il movimento
in tutte le sue manifestazioni
le folli evoluzioni della rondine
acrobata dell’aria
fra il portico e il campanile
il volo svagato
della prima farfalla d’aprile
le nuvole che corrono nel blu
amo
lo scatto verde della lucertola
lo zampettio solleticante degli insetti
la campana che oscilla
la fontana che zampilla
e mi chiedo
cosa è più statico di un muro?
amo le figure mosse
che si disegnano nell’aria
e si trasformano
spazio mobile
che danza nel tempo
le mie radici affondano
profonde
come quelle dell’albero
ma non c’è vento
che scuota le fronde
e mi chiedo
cosa è più immobile di me?

May 08, 2015

Sea Selfie


Viaggio.

Pietra Ligure la prima
dove abbiamo respirato
a pieni polmoni
l’aria salata
Albenga la fiorita
dove abbiamo intrecciato
le nostre dita
di fronte al mistero del blu
Laigueglia la dolce
dove le parole d’amore sanno di gelato
dove per gioco abbiamo abitato
una casa bianca fra le palme
una casa gialla con la terrazza
una casa rosa sulla spiaggia
Alassio l’altezzosa
dove abbiamo camminato
vicino all’orlo del mondo
Sanremo la fatale
dove abbiamo cercato
trovato perduto ritrovato
Bordighera la frusciante
dove abbiamo ascoltato
la musica dell’onda
così struggente così fragorosa
Ventimiglia l’estrema
dove abbiamo vissuto
un momento lungo
o una vita breve
là dove l’acqua del fiume
si mescola al mare
Menton la profumata
dove abbiamo riso
abbiamo riso
abbiamo riso
Nizza la bella
dove abbiamo deciso
che era l’ora di tornare.

May 06, 2015

Tempo nudo


Guardati
non ci sono fiori nuovi
nè cristalli di neve
guarda il tuo volto nudo
senza tramonti di seta
e pallide aurore
senza il palpitare delle stelle
sul ritmico sospiro delle maree
il ghiacciaio si scioglie
la montagna si contorce innalzandosi
galleggia vapore nell’atmosfera
si condensa e si dissolve
il grano matura
e cadono le foglie
ma tu
getta via tutte le tue maschere
di splendida grandiosità
e guardati qui
ruggine che corrode il metallo
triste vecchiaia e crudele abbandono
morte
che ferma il respiro.

May 05, 2015

Io guardo il fondo del mare


Mediterraneo
dalle dolci onde
io guardo
sotto la pelle dell’acqua
guardo
il fondo del mare
la vertigine mi chiama
io chiamo la vertigine
Ligure Adriatico Ionio Tirreno
Mar Nero
Mar Bianco
Mar Giallo
Baltico dal freddo respiro
mare di ghiaccio
mare d’inverno
io guardo
il fondo del mare
l’abisso mi attrae
io attraggo l’abisso
esotici mari del Sud
caldi mari tropicali
pallide fluttuano meduse
e pescatrici di perle
Mar dei Coralli
Mar dei Caraibi dei Sargassi di Barents
delle Baleari di Marmara d’Azov
abbagliante mare di Ochotsk
dalle rive desolate
io guardo
il fondo di questo mare
che è tutti i mari del mondo
oceano immenso oltre le colonne
dove si tuffa l’ultimo raggio
guizzano i delfini cantando
l’iceberg galleggia
e candido appare il leviatano
le notti di due emisferi
spargono stelle a manciate
come lucenti grani di sale
io guardo
il fondo del mare
dove tremano i sogni
mare color di viola
sorriso inumano di dei indifferenti
voci di sirene
mute grida di naufraghi
mare che culla
mare che uccide
io guardo
il fondo del mare
dove vago e mutevole
brilla segreto il desiderio
e luccicano le illusioni
golfi baie insenature
lagune fiordi porti
danzano le città sull’acqua
come fiamme capovolte
io guardo
il fondo del mare
dove il mistero scintilla
e la paura è una scheggia di luce.