October 30, 2015

Forse


Forse l’ho pensato
con parole leggere
parole senza suono
un soffio dell’anima.

Forse l’ho disegnato
con tratti sottili
forse l’ho tracciato
con mano delicata
pulviscolo di punti
pallida ragnatela di linee e luce.

Forse l’ho cantato
l’ho cantato senza voce
musica del silenzio
muta ossessione cullante.

Forse l’ho soltanto immaginato.
Forse l’ho sognato.
Ma l’ho sognato talmente forte
che adesso so.

October 27, 2015

Ho abitato al 32


Ho abitato al 32.
Una volta.
Tanto tempo fa.
Strada grigia
i rintocchi dell’orologio di piazza
così vicini
a ogni rintocco
mi sentivo più grande
più spaesata
più sola.
Ho abitato anche al 14
e poi al 95
e al 13D e al 273.
Il tempo è passato
silenzioso
è strisciato come un verme sottile
dentro le mie vene.
Ma io sento ancora
i rintocchi dell’infanzia
così lontani
io
più spaesata
più sola
non più grande.

October 26, 2015

Rotto


Rotto.
Era grande?
Era piccolo?
Non so.
Si è rotto.
Aveva una forma sua.
Aveva una sua consistenza
e una sua peculiarità.
Aveva, soprattutto, una sua bellezza.
Quando è accaduto?
Come? Dove? Perché?
Fu colpa, fu sventura?
Non so.
Mille e mille aghi di dolore
mi stanno conficcati

nell’anima?
dove prima
da quanto tempo?
qualcosa c’era
qualcosa che si è infranto
in affilate schegge.

October 18, 2015

Autunno


Parola lunga
lunga
come una corsa estenuante
sul prato degli ultimi fiori
lunga
novantun giorni
sempre più bui.
L’inizio è luminoso
a assolata
a aperta
a allegra
ma subito
una u
e un’altra
abbrunano l’aria
la incupiscono
la fanno scura
la luce muore
una t secca
in croce
come una vite sfogliata
dopo la vendemmia
tutta la dolcezza regalata
aspetta
la lunga notte solstiziale
le enne si rincorrono
ondulate
colline gemelle perdute nella nebbia.
Pallide ore esanimi
incapaci di difendere le foglie
che cadono
e cadono.
E infine
qualcosa di rotondo
qualcosa di felice e giocoso e gaio
un tondo mondo sferico
che rotola
fra l’erba
nel cielo
nel cuore
qualcosa di rotondo
vigoroso forte buono
che vuole corse sfrenate
luce splendente
urla e risate
qualcosa di rotondo
per ricordare.

October 13, 2015

Stanze


Laboratorio artigianale.
Qui si restaurano parole.
Si ripuliscono
si scrostano
si lucidano
si trasformano in splendidi arredi
per decorare e abbellire
in stile
le stanze del poeta.
Il letto diventa un’alcova
dove la passione brucia
fra purpurei drappeggi
o tenera culla
dove fioriscono sogni
di un’infanzia mai perduta.
Lo specchio diventa specchiera
la tenda è un tendaggio
che un vento leggero gonfia e distende
la luce è raggio obliquo
che attraversa e rifrange
i colori dell’aria
ogni oggetto è un ricordo
un fiore dell’anima
dovunque risplendono scrigni e gioielli
ogni armadio nasconde un mistero
ogni cassetto custodisce un segreto
la polvere altro non è
che tempo impalpabile
nelle stanze del poeta
il silenzio vibra di mille suoni
e nell’ombra
le parole fluttuano
come alate falene.

October 06, 2015

Razionale


La mia casa è razionale
ben strutturata
linee rette
geometrie definite
ampie finestre luminose
spazi aperti e chiari
non ha scale né corridoi
non ha soffitta
non ha cantina
né stanze vuote
dove risuonino voci perdute
non ci sono specchi incrinati
non ci sono angoli oscuri
né vecchi armadi scricchiolanti
con cassetti polverosi
né poltrone deformate
da impalpabili assenze
dove
dove mai nasconderò
questo mio segreto?

October 03, 2015

Rilievo


L’azzurro
il grembo il ventre
la madre e la marea
i giochi di un bambino
l’azzurro
una vergine e l’amore
la dea che partorisce
la dea che urla il suo dolore
aspro
ruvido
duro
la pietra
il rilievo
da accarezzare con le dita
sorprendente e dolce
la maternità
inattesa o cercata
annunciata
accettata
sempre capitata
il destino
i destini
sentieri incrociati
la croce
il destino è azzurro
è l’onda
è il mare
è un ventre liquido
un utero
un treno vuoto
nella notte.