“A Thing of Beauty is a Joy Forever” (John Keats)
“Beauty is perhaps the last true form of spiritual resistance” (Gilad Atzmon)
“Non lo so, mi è venuto così” (Vilhelm Hammershoi)
December 30, 2015
Acqua
Acqua per dormire
acqua tranquilla
che calma
che culla
acqua di lago
acqua senz’onda
dolce pacata profonda
acqua che sgorga dall’ombra
e beve la luce
acqua del mio riposo
acqua che abbraccia
acqua bell’acqua
limpida benefica pura
acqua salvifica
acqua sognante e sognata
acqua addormentata
acqua delle mie innumerevoli nascite
acqua della mia sola morte.
December 28, 2015
Riflessioni e riflessi
Risalgono dall’anima profonda
parole e parole.
Parole sulle labbra che tu
l’Assente
hai ascoltato con intatta pazienza
dalla prima all’ultima
parole che hai accettato
compreso condiviso.
Ti ho spiegato tutto
tutto ti ho chiarito.
Ho posto le mie domande in modo così preciso
che già contenevano le risposte.
Ho formulato le mie risposte
in modo così definitivo
da rendere vano interrogare.
Parole e parole
cucite in un lungo discorso
interminabile
riflessi e riflessioni
emozioni
infilate una ad una sul filo del ricordo
parole sulle mie labbra che tu
l’Assente
mai ascolterai.
December 25, 2015
I miei sogni
I miei sogni
sono rinchiusi
dentro alti muri spessi
e robuste ringhiere.
I miei sogni sono pesanti
fatti di ferro
e di pietre.
Le ali della notte
sbattono a vuoto
e non mi sollevano.
Dietro le palpebre
il buio è denso e melmoso
come fango di palude.
Voglio volare
leggera e libera
in un lago di nuvole chiare
finché l’alba sorgerà.
Voglio portarti in dono
la foglia strappata dal ramo più alto
l’uovo rubato dal nido
la penna variegata
che mi ha dato lo sparviero
mentre insieme
giravamo storditi
ubriachi di luce.
December 19, 2015
Attesa
Aspettavo.
Da quanto?
Non avevo più memoria dell’ansia
che forse un tempo
mi aveva stretto la gola
e rubato il respiro.
Aspettando
mi perdevo nel labirinto infinito
dei sogni e dei ricordi
così lontani ormai
così inconsistenti.
Ho aspettato
e ho immaginato innumerevoli vite
più vere della mia stessa.
Tutte finite.
Aspetto.
La noia è una strada grigia
che si perde nella nebbia
per vaste distese desolate
spogliate dall’oblio.
Aspettare
è forse il mio destino
come la sedia capovolta
sul tavolino del bar
nell’ora morta
di un autunno che svanisce.
Aspetterò.
December 12, 2015
Mia madre
Quando eravamo piccoli
era bello giocare
all’ombra di questi alberi.
Altre stagioni.
Ombra e sole
e poi i rami spogli
e poi la neve.
Era bello veder passare il tempo
quando eravamo piccoli.
Piccoli
e così diversi.
Uno di noi
il più coraggioso
tentava di arrampicarsi
sempre più in alto.
Un altro
amava la solitudine
per cullare i suoi sogni.
Il più avventuroso
contemplava l’orizzonte
immaginando il mondo.
Ce n’era uno permaloso
sempre a rimuginar vendette
e un altro
dolce e quieto
fantasticava poesie.
Il lettore appassionato
si perdeva
in labirinti di parole.
Il naturalista
osservava per ore
le piccole formiche in fila
ma un altro poi crudele
ne calpestava il formicaio.
E all’imbrunire
quando si accendevano le luci di casa
quella casa
nell’aria risuonava chiaro un nome
quel nome
voce di madre
quella madre.
Mia madre.
La mia casa.
Il mio nome.
December 08, 2015
E amori
Non è sempre stata grigia.
Noia.
Strada lunga nella nebbia.
Noia.
Irrimediabile interminabile.
Non è sempre stata grigia.
Ricordo
lunghe noie infantili
stupefatte ore inutili
screziate e colorate
come aurore boreali.
Ricordo
solitudini felici
e compagni di giochi immaginati
vite e avventure sognate
e case e stagioni e luoghi inventati.
E amori.
December 02, 2015
Poi tutto si confonde
I ricordi sono fango
umida argilla
impregnata d’acqua.
Il fiume è vicino
piovono nuvole grigie.
Impastare manipolare costringere
la forma è una prigione.
Poi tutto si confonde
nel calore ardente.
Memoria di terra e di fuoco.
Dure reminiscenze di roccia
buio profondità
silenzio minerale.
Il peso del mondo
e il ricordo delle stelle.
Battere divellere strappare
colpi possenti.
Poi tutto si confonde
nell’ardore che fonde.
Memoria siderale.
L’onda si frange sulla spiaggia.
Dove?
Ero sabbia?
L’aria profuma di sale.
Poi tutto si confonde
nella fiamma che mi scioglie.
Amorfa fluida viscosità
trasparenza senza ricordi.
November 29, 2015
Vento
È dolce e tranquillo
questo tramonto rosa
che piano piano si scioglie
nell’acqua calma del lago.
Ma non mi basta.
Voglio il vento.
Vento forte
vigoroso impetuoso
turbine che sfilaccia le nuvole
e gonfia le bandiere
tende le vele
scuote e travolge
vento che ride sfacciato
sfrecciando sull’acqua
vento scarmigliato
scomposto
sparpagliato
voglio un vento appassionato.
November 26, 2015
Lui e lei
Là dove finisce la luce
l’ombra fiorisce.
L’animo pensa
l’anima sogna
lui insemina
lei partorisce
l’animo comanda
l’anima suggerisce
lui combatte
lei custodisce
l’animo ferisce
l’anima guarisce
lui separa
lei unisce
lui agisce
lei compatisce
l’animo arde
l’anima fluisce.
Rami lucenti
e petali di buio.
November 25, 2015
Albero
Ho costruito il mio passato
ammassando frammenti di ricordi
che forse ho solo immaginato
racconti ascoltati
pezzi di vite altrui
sensazioni informi
e vaghe illusioni
che forse erano sogni.
Quale certezza c’è nell’esistere?
Eppure amo l’albero.
November 19, 2015
Io ero
Io.
Dov’ero?
Io dormivo
nell’acqua addormentata.
Io non ero
nell’acqua che non è.
Profondità e superficie.
Io ero specchio
io ero tenebra
io ero riflesso disciolto
io ero luce cangiante.
Io ero
culla d’abisso.
E dormivo.
November 17, 2015
Sogno di buio
Scenderò.
Scenderò.
La luce lassù
sempre più fioca.
Scenderò.
Sogno di buio
irto
di coltelli taglienti.
Sogno d’abisso
più profondo dell’essere
più oscuro dei fantasmi e delle ombre
più nero della paura
più insondabile
più totale
più assoluto del nulla.
La notte mi divora.
November 07, 2015
Esistevo
Esistevo in un mondo libero
nuovo
intatto
un mondo di stagioni stupefatte
il mondo delle mie prime volte
galleggiavo sul nulla
e non avevo coscienza di essere
percezione muta
ammirazione senza parola
tempo cosmico dell’infanzia perfetta.
Niente accade
tutto è.
Ho perduto la strada.
Molte porte si sono chiuse dietro di me.
Questo mondo è prigioniero
di spazi definiti
di avvenimenti accaduti
di storie vissute.
Questo mondo è un labirinto.
Un giorno troverò l’uscita.
È là che sto andando.
Quando sono entrata?
in che modo?
dove? perché?
November 04, 2015
Dentro lo specchio
A lungo ho scrutato
dentro lo specchio
lo specchio della mia vita.
Volevo vedere il mio volto
e riconoscermi
nei ricordi del passato.
Ma lo specchio mi ha ingannato
mi ha rinchiuso
in un labirinto di riflessi
mi ha abbagliato
mi ha confuso
specchio specchio
perché?
perché i miei ricordi non mi riconoscono?
perché non sanno dirmi chi sono?
October 30, 2015
Forse
Forse l’ho pensato
con parole leggere
parole senza suono
un soffio dell’anima.
Forse l’ho disegnato
con tratti sottili
forse l’ho tracciato
con mano delicata
pulviscolo di punti
pallida ragnatela di linee e luce.
Forse l’ho cantato
l’ho cantato senza voce
musica del silenzio
muta ossessione cullante.
Forse l’ho soltanto immaginato.
Forse l’ho sognato.
Ma l’ho sognato talmente forte
che adesso so.
October 27, 2015
Ho abitato al 32
Ho abitato al 32.
Una volta.
Tanto tempo fa.
Strada grigia
i rintocchi dell’orologio di piazza
così vicini
a ogni rintocco
mi sentivo più grande
più spaesata
più sola.
Ho abitato anche al 14
e poi al 95
e al 13D e al 273.
Il tempo è passato
silenzioso
è strisciato come un verme sottile
dentro le mie vene.
Ma io sento ancora
i rintocchi dell’infanzia
così lontani
io
più spaesata
più sola
non più grande.
October 26, 2015
Rotto
Rotto.
Era grande?
Era piccolo?
Non so.
Si è rotto.
Aveva una forma sua.
Aveva una sua consistenza
e una sua peculiarità.
Aveva, soprattutto, una sua bellezza.
Quando è accaduto?
Come? Dove? Perché?
Fu colpa, fu sventura?
Non so.
Mille e mille aghi di dolore
mi stanno conficcati
là
nell’anima?
dove prima
da quanto tempo?
qualcosa c’era
qualcosa che si è infranto
in affilate schegge.
October 18, 2015
Autunno
Parola lunga
lunga
come una corsa estenuante
sul prato degli ultimi fiori
lunga
novantun giorni
sempre più bui.
L’inizio è luminoso
a assolata
a aperta
a allegra
ma subito
una u
e un’altra
abbrunano l’aria
la incupiscono
la fanno scura
la luce muore
una t secca
in croce
come una vite sfogliata
dopo la vendemmia
tutta la dolcezza regalata
aspetta
la lunga notte solstiziale
le enne si rincorrono
ondulate
colline gemelle perdute nella nebbia.
Pallide ore esanimi
incapaci di difendere le foglie
che cadono
e cadono.
E infine
qualcosa di rotondo
qualcosa di felice e giocoso e gaio
un tondo mondo sferico
che rotola
fra l’erba
nel cielo
nel cuore
qualcosa di rotondo
vigoroso forte buono
che vuole corse sfrenate
luce splendente
urla e risate
qualcosa di rotondo
per ricordare.
October 13, 2015
Stanze
Laboratorio artigianale.
Qui si restaurano parole.
Si ripuliscono
si scrostano
si lucidano
si trasformano in splendidi arredi
per decorare e abbellire
in stile
le stanze del poeta.
Il letto diventa un’alcova
dove la passione brucia
fra purpurei drappeggi
o tenera culla
dove fioriscono sogni
di un’infanzia mai perduta.
Lo specchio diventa specchiera
la tenda è un tendaggio
che un vento leggero gonfia e distende
la luce è raggio obliquo
che attraversa e rifrange
i colori dell’aria
ogni oggetto è un ricordo
un fiore dell’anima
dovunque risplendono scrigni e gioielli
ogni armadio nasconde un mistero
ogni cassetto custodisce un segreto
la polvere altro non è
che tempo impalpabile
nelle stanze del poeta
il silenzio vibra di mille suoni
e nell’ombra
le parole fluttuano
come alate falene.
October 06, 2015
Razionale
La mia casa è razionale
ben strutturata
linee rette
geometrie definite
ampie finestre luminose
spazi aperti e chiari
non ha scale né corridoi
non ha soffitta
non ha cantina
né stanze vuote
dove risuonino voci perdute
non ci sono specchi incrinati
non ci sono angoli oscuri
né vecchi armadi scricchiolanti
con cassetti polverosi
né poltrone deformate
da impalpabili assenze
dove
dove mai nasconderò
questo mio segreto?
October 03, 2015
Rilievo
L’azzurro
il grembo il ventre
la madre e la marea
i giochi di un bambino
l’azzurro
una vergine e l’amore
la dea che partorisce
la dea che urla il suo dolore
aspro
ruvido
duro
la pietra
il rilievo
da accarezzare con le dita
sorprendente e dolce
la maternità
inattesa o cercata
annunciata
accettata
sempre capitata
il destino
i destini
sentieri incrociati
la croce
il destino è azzurro
è l’onda
è il mare
è un ventre liquido
un utero
un treno vuoto
nella notte.
September 24, 2015
Attimo verticale
Attimo verticale
tempo immobile nell’occhio del gatto
la paura è estasi
la bellezza spaventa
sa vivere la giovinezza
solo chi giovane non è più
sto tranquillo nella tempesta
la pace è tensione
è reale l’illusione
e immutevole il cambiamento
l’equilibrio oscilla
l’errore è una strada nuova
l’ascesa è caduta
ogni conquista è perduta
il sorriso è amaro
e sa di sconfitta
il dolore guarisce
ciò che è rotto ricostruisce
ciò che è piatto precipita
è egoismo il sacrificio
la notte illumina il mondo
la ferita consola
la sventura fiorisce
la gratitudine è rancore
è tradimento il perdono.
September 23, 2015
Non questa estate
E verrà un’altra estate
lunghi tramonti rossi
e mille luci
brilleranno sul mare
ci saranno fiori di tutti i colori
ma non questo fiore.
L’estate verrà
verrà a suo tempo
ci saranno spruzzi e giochi
interminabili passeggiate
corse sulla spiaggia
e voci
ma non questa voce.
Verrà l’estate
coi suoi profumi intensi
e i cieli variegati
l’aria svagata
che sa di gelato alla frutta.
Verrà un’altra estate
coi suoi baci salati
le dita intrecciate
le risate
verrà l’estate con i suoi amori
ma non questo amore.
September 19, 2015
Ogni scala
Scala che scende
scala che sale
ogni scala
è la mia prima scala
ogni scalino
un’impresa un’avventura
una conquista
scala dei miei giochi
ogni scalino
un tavolo una stanza
un palcoscenico
una scala
per imparare i numeri
e inventare filastrocche
una scala
per saltare nel vuoto
e amare la vertigine
per conoscere la sfida
e assaporare la vittoria
o la sconfitta
per sperimentare il dolore
e la pazienza
una scala per esplorare
scala che scende in cantina
scala che sale in soffitta
una scala per immaginare
scala che scende
nelle viscere del mondo
giù giù
fino al centro infuocato della terra
scala che sale
nell’alto dei cieli
su su
fra costellazioni brillanti di stelle
ogni scala
è la mia prima scala
scala dei miei ricordi
scala della mia allegria
scala del mio pianto
scala della contemplazione
su quello scalino
quella volta
mi sono seduta
e ho pensato
scala della mia solitudine.
September 15, 2015
Nave volante
Di cosa è fatta la mia casa?
di alba e di tramonto
di ombra e di sole
di tenebra di nebbia e di vapore
casa di pioggia e di spuma di mare
nave volante
un lampione per albero
e vele di luce
la mia casa respira con il vento
rabbrividisce nella notte
palpita di stelle
avvolta nel buio
nel giorno dissolta
non esistono muri
il tetto è cielo
casanuvola
casacolomba
mia casa alata.
September 12, 2015
Silenzio
Questo silenzio è sacro
ha risonanza d’organo
e forse di campane
scorrono come acqua di fonte
liquide voci bisbigliate
i passi si staccano
ad uno ad uno
cadono sul pavimento
come petali stremati
ogni moneta
è un piccolo gong metallico
che sveglia le preghiere
e svela le reliquie sante
è santa l’ombra
che respira inquieta
fra lampade e fiammelle
deflagra l’attimo
questo tempo è eterno.
September 04, 2015
Il bosco davanti alle finestre
Esita il bosco
davanti alle mie finestre
come posso io entrare
se sono così grande?
Il bosco esita
davanti alle mie finestre
se tu mi facessi entrare
profumerebbe la tua casa
di resina e di pioggia
di muschio fresco e di fiori.
Davanti alle mie finestre
il verde bosco aspetta
che io gli permetta
di versare nelle mie stanze
luce che trabocca
luce di erba
luce di foglie
verde luce di smeraldo.
Attende il bosco immenso
davanti alle mie finestre
perché non esci
a calpestare i miei sentieri ancestrali?
c’è uno spazio senza fine
dietro il velo dei miei tronchi
vieni
vieni
antichi dei dormono
fra le mie radici
fra le mie fronde
un vento eterno danza.
September 03, 2015
La mia casa nella mia pianura
Casa
una casa
una casa nella pianura
pianura
vasta
estatica
espansa
estenuante
estenuata
estesa
distesa
prostrata nel calore dell’estate
estate che finisce
e svapora nei campi
l’orizzonte gira
reti d’oro precipitano dal cielo
la mia pianura
la mia casa
la mia casa nella mia pianura
mentre finisce l’estate.
August 27, 2015
La mia casa
La mia casa abitava nel bosco
col bosco respirava
affondava le sue radici
nella terra e nella roccia
le confondeva e le annodava
con le radici degli alberi.
La mia casa era grande
per resistere meglio alle tempeste
inutilmente l’uragano spalancava contro di lei
le sue mille gole
di animali infuriati nella notte.
Io stesso l’avevo costruita
una pietra per ogni ricordo
a lungo l’avevo costruita
solida e grande come un castello
perché fronteggiasse impavida
il lampo e il tuono
l’angoscia e la paura.
Io l’ho abbandonata
ora i muri sono cibo del vento.
August 21, 2015
Sonno
Si nasconde negli angoli bui
sotto ai mobili
dove polvere e ombra
non si dissipano mai
e io
mi giro e mi rigiro
non riesco ad afferrarlo
lui, il Sonno,
così leggero così lieve
così pesante così greve
se ne sta muto
rimpiattato sotto il letto
e io
fra le coperte inquiete
non riesco a prenderlo
ed ecco all’improvviso
spicca un balzo
e vola
uccello di fuoco e di tenebra
nuvola ardente
aquilone impazzito
vola e mi porta con sè
vola
su onde increspate di spume
vola e mi tiene
con artigli possenti
stretto trascinato travolto
vola su un mondo di colori e di luci
boschi montagne e campi
città incantate e nuovi universi
intreccia tempi e volti
intenzioni e ricordi
si tuffa negli abissi del mare
e scende nel pozzo profondo del cuore
pesca sentimenti e desideri
tiene fra le mani il mio corpo
è padrone dell’anima mia
li riconosce li scambia li scompone
li vela e li rivela
in mille modi li traveste e li trasforma
vertiginosamente li innalza
precipitevolmente li sprofonda
urla senza voce
sussulta e stride
trema e sorride
ama e uccide
al di là del bene
al di là del male
Sonno, dio senza morale,
misterioso dio
enigmatica e potente forza vitale
alla luce del giorno
svapora
come umida nebbia
e ritrova la sua tana oscura
piccolo ragno che aspetta.
August 20, 2015
Prigionieri
Prigionieri di un riflesso
noi siamo qui
mentre la Terra gira
spaccata fra buio e luce
mentre respirano le maree
salta il delfino fra spume salate
nel verde profondo la vaniglia fiorisce
galleggia l’iceberg
e si strugge
gli uccelli migratori intrecciano l’aria
l’ultimo respiro e il primo
nel cuore della rosa la bellezza svanisce
dove finisce questo cammino?
gira la Terra
e girano le stagioni
dormono le montagne
e si consumano
le stelle splendono
e muoiono
noi siamo adesso
prigionieri di un riflesso.
August 19, 2015
Spiriti
Sedete
e riposate
spiriti che passate
voi, spiriti,
che viveste e che vivrete
che percorrete strade di buio e di luce
con passi pesanti
o ali fluttuanti
non vicini e non lontani
non bussate alla mia porta
non sussurrate alla mia finestra
parole di vento
parole che chiamano i ricordi
e risvegliano i segreti
spiriti
stanchi e senza meta
voi che siete stati e che sarete
sostate e riposate
voi, che vi affollate sulla mia soglia,
non la varcate
questa casa è il mio antro
è la memoria di tutte le case
questa casa è la mia anima
non varcate la mia soglia,
passate.
August 17, 2015
Dimora
Parole
gravi parole di fermezza
e di profondità
parole pesanti inamovibili
per costruire le fondamenta
solide parole emergenti
slanciate
per i muri e le pareti
stanze di parole
luminose buie ombrose assolate
parole protettive
per custodire l’intimità degli spazi amati
posseduti
difesi
corridoi di parole
scalini
che salgono e scendono
parole che sporgono e rientrano
che si aprono e si chiudono
iridescenti parole
trasparenti e luccicanti
il dentro e il fuori si mescolano e si fondono
nitide parole geometriche
per catturare riflessi ingannevoli
parole sussurrate negli angoli
dove dormono segreti mai dimenticati
parole-oggetti
parole polverose
ricordi rinchiusi nei cassetti
piccole parole rannicchiate e cullanti
pigolanti
la casa è un nido
oscilla sospeso fra rami e vento
la casa è una grotta oscura
è una capanna nella foresta
è una torre
è una nave
è un castello
la casa è un guscio
dove l’anima mia attorcigliata
dimora.
August 15, 2015
La bellezza
Grazie a te
che mi regali bellezza
la cerchi
la vedi
e la raccogli con delicatezza
così fragile così tenue così labile
la trovi
e la ritagli con accuratezza
perché la bellezza è circondata
oppressa offuscata
la riconosci
la ricomponi
le dai forma e cornice
l’accarezzi e la blandisci
perché a volte la bellezza è malata
e vuole essere curata
con esperienza e con dolcezza
la difendi
perché la bellezza è assediata
e ha bisogno di essere pacificata.
August 09, 2015
Sedici
Il re è nudo
crolla il castello di carte
la pietra è fragile
il tempo la sbriciola
colpita dal fulmine
precipita la torre
l’aria è oscuro crepitio di stelle
fumo e fiamme
il mondo è cenere
la vita è cambiamento
addio
devo cercare un’altra strada
per i miei passi
devo costruire un’altra casa
per il mio amore.
July 22, 2015
Ti vedo
In piedi
mi volti le spalle
ti vedo
e sullo sfondo il mare
ti vedo
e sullo sfondo un crepuscolo viola
ti vedo
e sullo sfondo passa
con estenuante fruscio di seta
un lungo treno colorato
scivola sull’acqua
è vuoto
un unico volto
riquadrato
nell’ultimo vetro offuscato
del vagone di coda
quel volto è il tuo
non voltarti
non voglio sapere
chi sei veramente
tu
un’idea
un ricordo
un’ombra sul muro
che divide la veglia dal sonno.
July 13, 2015
Tutto dimenticato
Tutto.
Avevo dimenticato tutto,
tranne quella sensazione frizzante
scorrevole inquietante
che adesso chiamo vita.
Subito ho imparato il respiro
inspirare espirare
le parole le ho imparate più tardi
significante significato
ho imparato lo spazio
il passo l’equilibrio la distanza
ho imparato il tempo
ho imparato il mio corpo
ma con difficoltà
perché cambia ad ogni istante
continuamente muta di forma e di sostanza
e non è mai lo stesso
lo guido come un veicolo
e in parte lo uso
so percepire i suoni e i colori
ma non so capire dove si annida la malattia
so sentire odori e sapori
ma non so neppure dove sono io
dove me ne sto rimpiattato
nascosto? prigioniero? esiliato?
a volte mi chiedo se esisto.
Tutto avevo dimenticato
tutto.
Ho imparato il sentimento
il pensiero il ragionamento
ho imparato il sesso il ruolo
il numero la regola l’eccezione
l’istinto e il sogno
il piacere e il dolore
mi tengo molto occupato
vivere non è facile
è esaltante ma anche stancante
e in fondo malinconico
a volte mi sento stanco
sempre insicuro
e solo
cerco di non abbandonarmi
alle innumerevoli domande senza risposta
che mi assillano
come uno sciame di insetti pungenti.
Inutile cercar di ricordare
tutto ho dimenticato
tutto
tranne la consapevolezza d’esser vivo
e forse
quella perfetta speciale vibrazione
dell’anima?
che si chiama bellezza.
July 12, 2015
Una porta da aprire
Desiderare
aspettare
sperare
c’è sempre un progetto da realizzare
una risposta da attendere
c’è sempre una porta da aprire
un pericolo da evitare
un problema da risolvere
un lavoro da finire
c’è sempre una pagina da voltare
il futuro è lontano
all’orizzonte
velato di nebbia e di fumo
il futuro è vicino
è dietro l’angolo
è quasi qui
il tempo di un respiro
se faccio un altro passo
posso forse raggiungerlo
se allungo la mano
posso forse toccarlo
il futuro è cangiante
è inconsistente
ma la sua forza è immane
il futuro distrugge il presente
lo distorce
lo divora lo brucia lo calpesta
ne fa polvere e cenere amara
il futuro sorride
il futuro spaventa
perché schiude l’ultima avventura.
July 11, 2015
Percezioni
Mistero della luce
che pulsa vibra ondeggia
e colora il mondo
sensazioni
musica delle sfere celesti
immenso oceano di suoni
domande
che fanno nascere altre domande
risposte
che allontanano la risposta
numeri
che si intrecciano e si frammentano
si compenetrano
si ripiegano e si nascondono
gli uni dentro gli altri
fra l’uno e l’altro
si spalanca l’infinito
segni
che portano un significato
casuale voluto cercato.
July 08, 2015
Ricordi spezzati
Sono fatta di pieno e di vuoto
corpo opaco
mi avvolge un flusso continuo
di onde? di particelle?
per un tempo inconcepibilmente breve
ognuna di esse
mi tocca?
mi circonda?
mi evita?
suscita un colore su di me
lo risveglia
lo fa vibrare
ritaglia la mia ombra
da dove viene?
dove fugge così in fretta
divorando il tempo
deformando lo spazio?
sono fatta di materia e di nulla
cosa resta più dell’io che un giorno è nato?
quale io un giorno morirà?
sono fatta di ricordi spezzati
alla deriva sull’oceano senza rive
ogni io aggrappato a un frammento
galleggia sprofonda riaffiora.
July 07, 2015
Io sono al centro
Qui sono io
al centro
e intorno
si spalancano vorticosi spazi interminati
e intorno
girano mondi e galassie
io
sono al centro
dove si incontrano rette infinite
di qui partono
strade innumerevoli
si biforcano e si moltiplicano
attraverso ponti crollati
e tortuosi labirinti
qui arrivano e si diramano
le mie mille e una esistenze
e tu?
come sei capitato tu
in questa immensa ragnatela?
July 03, 2015
Ringhio
Sento la rabbia che mi monta dentro
onda che travolge e sconvolge
rabbia che brucia incendia devasta
fuoco e fiamme
rabbia totale
che distrugge il mondo
il mio sguardo è vento impetuoso
spezza trascina abbatte rovescia
il mio sguardo è potente
e micidiale
piega e deforma storpia e distorce
il mio sguardo incenerisce e uccide
spegne la luce e nutre la notte
crollano le città dalle fondamenta
fondono le montagne
le stelle bollenti precipitano e si sciolgono
il cielo liquefatto piove sulla terra
diluvio universale apocalisse
sono Io l’onnipotente
che decreta la fine del tempo
ciò che voglio sarà
ciò che sarà è il Nulla.
June 26, 2015
Noi
perché vediamo le stesse immagini
con occhi diversi
perché ci chiediamo cosa sono le regole
e cerchiamo di farne a meno
perché non sempre riusciamo a capirci
ma sempre ci proviamo
perché ci raccontiamo i nostri sogni
e accarezziamo lo stesso gatto
perché abbiamo mangiato insieme
mille e una pizza
perché le nostre vite
non sono la stessa vita
ma si intrecciano
si tengono strette
e danzano danzano danzano
ecco perché
June 21, 2015
Le due finestre gemelle
Vicinissime
l’una accanto all’altra
le due finestre gemelle
danno sulla stessa strada
la finestra destra
la finestra sinistra
per me che sono dentro
e guardo fuori
guardo le automobili che vengono e vanno
guardo la gente che passa sul marciapiede
un piccolo mondo in movimento
dalla finestra destra
un mondo di quotidiana consuetudine
ma
quando mi affaccio alla sinistra
avverto
un impercettibile spasmo
un sussulto dell’anima
non più di un sospiro
o un battito di ciglia
percepisco
un diverso pulsare del tempo
un palpito
una specie di vuoto o piega o mancamento
vedo
più tese le facce dei passanti
come se vi leggessi sopra
quel che neppure loro sanno di pensare
e vi scorgessi impresso il segno
di un desiderio inespresso
o forse di un inevitabile destino
l’aria ha un odore leggero di paura
rabbrividisce la luce un po’ più bianca
come se fosse appena nevicato
le ombre si increspano sfilacciate
e vagamente vacillanti
anche il profumo della pioggia
ha un certo sentore di rimpianto
fa un po’ più freddo
e se la notte contassi le stelle
ne troverei qualcuna in meno
i rumori arrivano più netti
e più taglienti
come ritagliati in un silenzio di vetro
e persino il canto degli uccelli
ha una nota speciale di inquietudine
e di malinconia
là fuori
lo sento
qualcuno sta cercando proprio me.
June 18, 2015
Cantieri navali
Davanti
l’orizzonte blu
Ancona Castellammare di Stabia Fano
box boats navi mercantili portacontainer
sulle liquide strade del mondo
Genova Sestri Ponente La Spezia Livorno
buck carrier portarinfuse
albe e tramonti sull’oceano
Capo Horn Canale di Panama
i Grandi Laghi d’America
immani montagne d’acqua
Marina di Carrara Messina Monfalcone
tanker petroliere e superpetroliere
monoscafo a doppio scafo
cisterne che trasportano
antiche foreste e antichi soli
Napoli Palermo Riva Trigoso
San Benedetto del Tronto
ro-ro
avanti e indietro
indietro e avanti
il tempo è un’onda
e un’altra
e un’altra
Sarzana Taranto Trapani Trieste
navi da crociera
barche da turismo e da diporto
la costa è un ricamo azzurro
sempre più lontano
si allungano assolate le spiagge
il faro ammicca
il porto è un abbraccio
Porto Marghera Viareggio
fuori il rumore del mare
dentro il fragore del cantiere
costruire riparare demolire
immagazzinare stoccare
impiantare saldare montare
assemblare allestire ricostruire
Pietra Ligure.
Silenzio.
June 15, 2015
Niente
Che cosa provo?
cosa rimpiango della nostra vita?
eppure è chiaro come il sole
quel messaggio l’ho lasciato per te
si vede bene
anche da lontano
cosa penso del nostro amore?
guarda attentamente
c’è la risposta
a tutte le tue domande
cosa spero di ottenere?
cosa mi propongo di fare?
è tutto lì
la risposta è evidente
guarda
guarda attentamente.
June 14, 2015
Vita sottile
Vita sottile
labile delicata
fragile e fuggevole
esile vita
nasce
si spegne
vita provvisoria
il caso l’accende
scintilla vagabonda
attecchisce
respira
cresce fiorisce
finisce
inafferrabile vita
acqua che scorre fra le dita
e non si può fermare
passa
precipita
gocciola
svapora
muore.
June 12, 2015
Un altro autoritratto
Il mare il cielo
cosa esiste davvero?
gli alberi la spiaggia
come esiste?
la musica il vento
cosa è reale
le voci l’azzurro
cos’è esistere?
dentro un corpo sconosciuto
mi muovo
spazio?
in un mondo riflesso e rifratto
fenomenologia?
nelle sfaccettature illusorie
di una mente ingannevole e fallace
che mi è stata data
da qualcosa da qualcuno?
in questa vita
tempo?
in un labirinto
non comprendo il disegno
il senso
il fine
la fine?
June 07, 2015
Le due lune (per Murakami Haruki)
Riconosco il colore
là si chiama verde
è il colore fresco e arioso
di una stagione
che noi chiamiamo estate
quelli sono alberi
hanno un tronco
e rami
e foglie
il vento li fa muovere
e stormire
e quella è l’erba
fresca
morbida e cedevole sotto i passi
è proprio tutto uguale
non devo che aspettare
che sorgano le lune
per domandarmi ancora
dov’è finito il mio mondo
quando è finito il mio tempo
cosa significa io.
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