Nel suo ricco mantello di velluto
screziato d’oro e d’argento
sta, splendido gioiello
sulla ruvida corteccia bruna.
Ha ascoltato la voce profonda della quercia,
interminabili inverni di neve,
autunni colorati,
magiche primavere, estati assolate,
lunghe storie
di quando il bosco era bambino.
Sottile come alito di fata
parla la falena
di dolci crepuscoli color di malva,
notti fruscianti di stelle,
folli voli azzurri nel plenilunio.
Altre e altre storie si aggrovigliano confuse
e vorrebbero essere narrate.
Lente vite striscianti e molli,
o immobili e buie
ripiegate arrotolate
appese indurite
crepate scartate
capovolte avvolte avviluppate.
Vite dimenticate.
screziato d’oro e d’argento
sta, splendido gioiello
sulla ruvida corteccia bruna.
Ha ascoltato la voce profonda della quercia,
interminabili inverni di neve,
autunni colorati,
magiche primavere, estati assolate,
lunghe storie
di quando il bosco era bambino.
Sottile come alito di fata
parla la falena
di dolci crepuscoli color di malva,
notti fruscianti di stelle,
folli voli azzurri nel plenilunio.
Altre e altre storie si aggrovigliano confuse
e vorrebbero essere narrate.
Lente vite striscianti e molli,
o immobili e buie
ripiegate arrotolate
appese indurite
crepate scartate
capovolte avvolte avviluppate.
Vite dimenticate.
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