Tessere di mosaico
sul muro che fiancheggia la strada,
azzurre, verdi, rosate,
dilavate dalle piogge,
sgretolate, sbriciolate, staccate.
Arte effimera.
Qualche anno, qualche giorno.
Il murale sbiadito, divorato dal grigio dell’intonaco.
L’angelo azzurro dagli occhi dolci,
disegnato col gessetto sul marciapiede,
che i passanti calpestano.
Un istante.
Nel vertiginoso monastero sul tetto del mondo,
il monaco disperde con la mano che le ha create
le complesse circonvoluzioni del mandala
e le confonde, nient’altro che sabbia colorata.
È il gesto che conta.
Secoli e millenni.
Quadri in pesanti cornici dorate.
Sculture e monumenti.
Musei.
Arte effimera.
È il gesto che conta.
sul muro che fiancheggia la strada,
azzurre, verdi, rosate,
dilavate dalle piogge,
sgretolate, sbriciolate, staccate.
Arte effimera.
Qualche anno, qualche giorno.
Il murale sbiadito, divorato dal grigio dell’intonaco.
L’angelo azzurro dagli occhi dolci,
disegnato col gessetto sul marciapiede,
che i passanti calpestano.
Un istante.
Nel vertiginoso monastero sul tetto del mondo,
il monaco disperde con la mano che le ha create
le complesse circonvoluzioni del mandala
e le confonde, nient’altro che sabbia colorata.
È il gesto che conta.
Secoli e millenni.
Quadri in pesanti cornici dorate.
Sculture e monumenti.
Musei.
Arte effimera.
È il gesto che conta.
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