April 01, 2012

Curvatura


L’imperfezione
è deformazione, asimmetria.
È eccezione, diversità, irregolarità,
deviazione, anormalità, peculiarità.
È accidente.
È la gravità che piega e curva l’universo.
È l’impronta del caso.
È corruzione e distruzione.
Ma è anche incomparabile bellezza.
È la perla di inestimabile valore
che cresce col respiro del mare,
il papavero scarlatto nell’oro del grano,
il quadrifoglio che attira la fortuna,
la preziosa radica che gonfia il tronco
splendida di ondeggianti venature neoplastiche.
È la cattedrale gotica popolata di mostri ghignanti,
è bizzarria barocca, capriccio e meraviglia.
È il fascino sublime del buco nero che si nutre di luce,
l’eclissi che abbuia il mondo,
il pulviscolo nel raggio di sole,
lo specchio rotto che riflette mondi paralleli,
è onda anomala, eruzione vulcanica, crollo e valanga.
È il rudere, il coccio, la rovina,
la ruggine e il verderame accesi di rosso e di ciano,
la polvere che dà significato alle cose,
perché ricorda che il tempo passa e tutto si trasforma
e l’incorruttibile non esiste.
È il neo sul candore della pelle,
il ricciolo che sfugge,
la ruga su un volto espressivo.
È il suono distorto, l’accordo strano,
il colore eccessivo, l’accostamento azzardato,
la parola inventata,
il ridicolo, lo sberleffo,
il paradosso
che mostra quanto inconsistente è la verità.
È aberrazione,
è follia,
è genio.

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