Fotografia: disegno di luce
Onda, particella, vibrazione, velocità,
nata dalla Grande Esplosione,
sorella dello Spazio e del Tempo,
la Luce,
nel suo viaggio senza fine che divora
l’Universo,
è entrata per curiosità in un piccolo
tunnel nero
e ha giocato con una lente di vetro
trasparente.
In quell’attimo impalpabile,
presa da improvvisa ispirazione,
ha estratto con calma la sua tavolozza,
ha preparato pennelli di varia misura
e ne ha saggiato la consistenza.
Poi, spremendo i colori dai tubetti,
ha provato diverse combinazioni e
sfumature.
Ha mescolato azzurro puro con celeste
polvere e grigio nuvola
e ha spatolato gli intonaci con un
pennello spesso,
aggiungendo un sapiente spruzzo di rosa
qua e là.
Miscelando il rosso e l’arancione
ha ottenuto il colore dei mattoni.
Per la porta ha usato diverse
gradazioni di bruno e di marrone.
Poi ha intinto il più fine dei
pennelli
in un pallido color oro
e ha dipinto con fiamminga precisione
i lunghi steli invernali seccati dal
gelo.
Ha steso velature tenui e leggere come
piuma di tortora
e infine è passata al nero, tenebra di
mezzanotte:
poiché lei stessa ne ha paura,
ne ha usato poco e con prudenza
per evocare l’ombra che abita le
connessure fra i mattoni
e che sfugge di sotto la porta,
sgattaiolando come un micio color del
buio.
Ha ammirato compiaciuta il suo lavoro
e, appena prima di riprendere il suo
viaggio verso l’infinito,
si è fermata per illuminare il suo
disegno
con un ultimo tocco di vivido rosa.
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