Luce

Luce
Non entrare.
Voglio la mia pozzanghera di buio.

Buio cosmico
immenso oceano nero
pulsante
dove galleggia
rara e misteriosa
luminosa e dispersa
la materia siderale
di infinite galassie.

Non entrare
luce.
Voglio spalancare gli occhi
e riempirli di tenebre.
Lontana dai mondi
io
e solo io.

Soldo

Risplende l’oro
fra perle e rubini
nello scrigno sepolto
i dobloni brillano
profondo respiro d’oceano
culla
l’isola del tesoro
fruscio di risacca
e voci ubriache di rum
sulla spalla del vecchio marinaio
stride il pappagallo
e parla parole salate
di vento e di mare
chi ha trovato la mappa?
il tempo ha una benda nera
dove l’occhio non c’è
ma nulla gli sfugge
dal buio della terra
sotto la grande X
i dobloni chiamano
voce chiara di vita e di gioia
il tempo ha una gamba sola
inesorabile ticchettio di stampella.

Otto

Il principe altri non è
che il più alto dei nani
il Re innominato
io sarò la sposa
del fratello sconosciuto
di che colore sono
gli occhi delle fate?
cercalo
fra l’indaco e il violetto
ma prima di tornare al do
suona per me
la nota dopo il si
ieri domenica
domani lunedì.

Tal e Ton

Era felicità
festa di sole
abbandono e sonno
nell’ora più calda
era sciame di lucciole
benedizione di doni immeritati.

Ma il lago si è gelato
la luce è grumo di ghiaccio
freddo tagliente.
Respiro l’odio
ha odore acre e pungente
in fondo dolceamaro
ricorda l’amore
assomiglia alla paura.

Oggi

Oggi
la mia anima è armonia
è cielo chiaro
è nuvola leggera
curva gentile
melodia che passa
è stelo e fiore
onda e spuma
canto e sorriso
disegno perfetto
che forma il mio pensiero
arioso sottile sinuoso
segno nell’aria
volo profumo piuma pulviscolo luce
ombra intrisa di sole
oggi è attimo sospiro palpito di ciglia
petali trasparenti di silenzio.

Qualcuno

Qualcuno ha lasciato
un messaggio per me
così indecifrabile così chiaro
figure geroglifici segni
forse lettere forse parole
un messaggio muto
che sussurra racconta disegna descrive
i sentieri percorsi dai passi di tutta una vita
lunghi corridoi e fughe di stanze
si intreccia e si aggroviglia
il volo della rondine
il labirinto dei sogni
la traccia dello scarabeo sulla sabbia
il fiume cerca la sorgente
la nuvola è goccia
la goccia è oceano
piove sul tendone colorato del circo
il contrario è lo stesso
amore e dolore
groviglio bluastro di viscere prenatali
la strada che credo di scegliere
serpente attorcigliato su se stesso
non è che il mio destino.

Sogno di gatto

Si disfa il gomitolo
il filo s’allunga
piccola coda che fugge
nell’immenso granaio
la luce è oro puro
il grande fiume
è fruscio d’onda
frullo d’ali fra i papiri
il sogno è ombra danzante di sicomoro
traccia leggera di scarabeo lucente
arde nel cielo
l’occhio infuocato di Ra
campi di lino abbaglianti
ma più abbaglianti le stelle
geroglifici di fiamma e di gelo
soffia il vento profumato di dune
s’allunga il filo
e si perde
lungo cunicolo di pietra
odoroso di balsami e mirra
buio
freddo
silenzio
sonno.

Volo di rondine

È volo
la mia vita
pura vertigine
fra nuvole e comignoli
svetta la grande guglia
nello stridio assordante
il volo è precipizio
fra strapiombi di case
e fiumi d’ombra
è luce abbagliante
nel baratro del cielo
è ala tesa
che vibra
e taglia l’aria chiara
è ricordo lontano
di sabbia e di mare
in questa dolce estate subalpina.