Ferro

Potente e scintillante
si alza
il braccio del metallurgo
il buio divampa
fugge la salamandra fra le fiamme
sfrigolano scintille
e fuggono
nell’aria rovente
il colpo rimbomba
e rimbalza
fondere e colare
battere forgiare
temprare affilare
il sacerdote-fabbro invoca
il guizzante dono del titano
incantesimo di fuoco
le viscere profonde della terra
la luce lontana delle stelle
mistero siderale.

Loro

E quando affondo nel sonno
nero oceano d’abissi
loro sono lì
nella loro esistenza intatta
avvolta nel buio
perfettamente padroni
della propria immobilità.
E quando svanisco nel sogno
e cammino per strade aggrovigliate
affollate di vite molteplici e inafferrabili
loro vegliano
capiscono e riflettono
custodiscono
aspettano
loro
gli oggetti.

Oblio

Il tempo
che in una notte sola
ha devastato il fiore
disseccandone i colori
il tempo
che combatte instancabile
dentro ogni mia cellula
una guerra già vinta
scivola lieve sulla loro pelle
liscia porcellana
vetro trasparente
specchio legno metallo
scivola il tempo
lento
senza fretta li accarezza
e con mano delicata
li cosparge di un dolce velo grigio
impalpabile polvere fatata
li aspetta
paziente
lungo le strade invisibili dell’oblio.

Sinless

Ho camminato danzando
con piede leggero
recando fra le mani
il mio fiore di bellezza.

Ho guardato in alto
con occhi spalancati
portando innanzi a me
il mio fiore intatto di fiducia.

Solo oggi ho veduto
il mondo intorno a me
adesso so
il mondo è adulto.

Io sono un’anima piccola
voglio essere amata
il mio fiore è innocente
il mio fiore è puro.

Ho cantato sognando
ma il risveglio è duro
è cruda la ferita
il mio passo si è fatto pesante
il mio fiore è appassito.

Ero piccolo
incolpevole confidente
sono solo
sono prudente
sono irrilevante.

La nostra casa

Ricordi?
era la nostra casa
era la promessa
in cui volevamo credere
tanto
era la nostra casa
finestre aperte
e riso di stelle
stalattiti di parole
appassionate
muri vibranti di musica e farfalle
era la salvezza
ma cos’è la salvezza
se Nulla ci minaccia?

The Unanswered Questions

Passi sul sagrato
intrecciano linee e punti
che forse hanno un significato
cos’è il movimento?
dove va? da dove viene?
quando è cominciato?
indosso un verde nuovo ogni mattina
la notte me lo ruba
e lo fa grigio
cos’è il tempo?
perché il buio distrugge
quel che la luce crea?
affondo le mie radici
fra i muri di questa cattedrale
sono piccola?
che cosa è grande?
che cosa è sacro?
c’è un dio là dentro?
perché nessuno conosce il suo nome?
perché nessuno lo sveglia?
eppure
le sento bisbigliare
le vecchie pietre
sanno cose segrete.

Trilobata

Il tuo nome è una chiave trilobata
chiude un segreto
e apre un universo
il tuo nome è un sogno raro
dipinge un mondo nella mia immaginazione
così nitido così vero
l’ho visto forse in un’altra vita.

Di colpo

E di colpo ho sentito di amarli
la terra la collina gli ulivi
le nuvole
e il sospiro del mare
alle mie spalle
così azzurro e così solo
li ho trovati
e li ho amati
li ho abbracciati
come fratelli
in questo frammento di presente
scheggia di eternità condivisa
li ho amati
e subito perduti.

Vita vorace

Il Mutamento governa il mondo
e gira su se stesso
aria e acqua si confondono
e si alleano
per distruggere il metallo
lunghe vene esposte
color di terra e di fuoco
color di sangue minerale
il mondo è troppo mutevole
e troppo uguale
qual è la differenza
fra il ferro e il fiore
in che cosa si somigliano
la nuvola e il sasso?
l’eternità si annida
fra i minuti
oceani fluttuanti offuscano il sole
vaporano
invisibili e immensi
oceani di innumerevoli respiri
tutti gli uomini
tutti gli animali
tutti i vegetali
vita vorace
aggressiva
insaziabile.

Un mondo leggero

Troppo lungo il pomeriggio
la poesia svanita
pesante il respiro
arrotola un gomitolo di vita
compatto e fragile.

Devo guarire da questo silenzio
che mi rimbomba dentro.
Devo afferrare una nuvola
e volare via
devo cogliere i colori
come fiori di campo
e immaginarne di nuovi
devo inventare un mondo
leggero
nel riflesso di un vetro.