February 28, 2013

Cartoline


Ho chiuso casa
due giri di chiave alla porta.

Via da quelle stanze opprimenti
troppo calde troppo intime
c’è troppo io lì dentro.

Me ne andrò
strade lunghe fino all’orizzonte
che si intrecciano come serpi impazzite
voglio labirinti urbani pulsanti di luci
voglio cieli stranieri
montagne torreggianti il respiro di mari lontani.

Ho chiuso casa
viaggerò leggera nulla porterò con me.

Via da quegli oggetti ognuno con la sua storia
mi guardano con occhi sgranati
dal fondo specchiante dei ricordi.

Nella piccola cassetta arrugginita
che nessuno aprirà
rettangoli di colori esotici
nomi favolosi di luoghi remoti
cartoline dal mondo
saluti e baci da me.

February 26, 2013

D.IO


Manca qualcosa
un piccolo punto dopo la prima lettera
D. è il mio nome
Io
onnipresente onnisciente
tutto quello che mi circonda
l’ho creato
pensandolo immaginandolo
nutrendolo di ricordi e fantasia
emanazione di me
è il mio mondo
e di nessun altro
solo per me è reale
fatto della mia stessa sostanza
nulla esiste al di fuori di me
mio è il tempo
con me è nato
con me finirà.

February 25, 2013

Le maglie


Fra le dure maglie del risveglio
freddo metallo
rigida griglia prevedibile indeformabile
è fuggito via
il pesce guizzante del sogno
lasciando nell’acqua opalescente
solo riflessi colorati.

February 24, 2013

Ruota di sole


Ruota di sole
ogni giorno nasce
ogni notte muore
rubino d’aurora
sangue di tramonto
rossa la vita
sempre ricomincia
ogni volta è finita.

February 23, 2013

Amore dorme disteso


Chiudiamo le finestre
insieme respiriamo questo buio dolce.

Fuori le costellazioni girano
e precipitano.

Dammi la mano
dondoliamo insieme sul ciglio del sogno.

L’alba è cenere di stelle.

Nel tiepido oceano opalescente
galleggiamo vicini.

Non apriamo le finestre
in cielo sfrecciano sfolgoranti treni di luce.

Non voglio che la notte finisca
il viaggio è lungo il buio è intatto
amore dorme disteso.

Fuori un piccolo sole rosso si aggira smarrito
fra i pallidi veli del tramonto.

February 22, 2013

Frammenti


Il giorno è naufragato
nelle acque pallide del dormiveglia
galleggiano sperduti
brandelli di pensieri
ricordi rotti
frammenti di intenzioni
la risacca accarezza
nebulosi progetti spiaggiati
la mia vita non è che sedie capovolte
cassetti vuoti
suppellettili alla deriva
tutto alla rinfusa
nulla più che colori
sciolti nella nebbia di una riva sconosciuta.

February 21, 2013

Mammut


Spessa pelle
dura di terra e di ghiaccio
ruvidi peli radi
di ligneo mammut primordiale
dorme il pachiderma immane
gobbe alte come montagne
vento freddo è il suo alito
il suo respiro è turbine di nevischio
la sua voce nel sonno è fragore di fiume
dorme sotto la neve incolore
letargo dormiveglia sopore
pallidi sogni color verde elleboro
fragili di veroniche azzurre.

February 20, 2013

Le mie stagioni


Le mie stagioni perdute
sono foglie schiacciate nella pioggia
le guardo talvolta di sfuggita
color rosso sangue
sullo sfondo verde viscido del passato
non più che foglie morte
staccate dalla mia vita.

February 19, 2013

L'attimo che passa


Così sfuocato
lo sfondo è perfetto
bianchi riquadri di luce perlata
e dentro qualcosa
che somiglia a un paesaggio
un albero una casa
paesaggio dell’anima
sospirato sognato evocato
generato e non creato
dalle linee sovrapposte
che non gli appartengono
estranee e necessarie
ma non sufficienti
perfetto sfondo
di silenzio
di riflessi interiori
per l’attimo che passa.

February 18, 2013

Assurdi sospetti


Lui l’amava
io l’ho distrutta.

Gelosia devastante che acceca
gialla di assurdi sospetti
ragnatela appiccicosa
che ragni orrendi tessono
cupa polvere sudicia
che invade l’anima
e oscura il mondo.

A pezzi l’ho fatta
ferita lacerata sbranata
non ho avuto pietà di lei
che lui amava
l’ho rotta con le mie mani
senza nemmeno vederla.

Non è rimasto che il suo sguardo
febbricitante e sperduto
e solo adesso l’ho riconosciuta
io sono quella.

February 15, 2013

Cristo in itinere



La mia strada è finita
il mio ultimo sole è tramontato
fra cupe nubi elettriche color di viola
la croce è carne
il corpo è legno
l’uomo è sangue e dolore
il dio è verbo
io sono il verbo
io sono parole nuove
per il mistero senza tempo
parole
per ciò che non ha nome
parole al posto di altre parole
parole come chiodi
divelti dal passato
conficcati nel futuro
la mia eredità per voi
la mia strada è finita
sono morto di venerdì.

February 13, 2013

Geometrico ruvido rotto


Una geometria edilizia
che evoca il grigio e il giallo
il quadrato il rotto il ruvido
altre volte l’ho veduta
forse l’ho sognata
e l’ho dimenticata
io stessa l’ho creata
ho letto o ascoltato parole
che la dipingono la descrivono la raccontano
l’ho abitata
l’ho distrutta
l’ho disegnata
l’ho abbandonata
l’ho recepita attraverso i miei sensi
e nutrita delle mie esperienze
l’ho riempita delle mie memorie
ora esiste
perché la guardo
la immagino
la ricordo
la penso
la osservo nei particolari
fa parte del mio viaggio
questo mio viaggio che si chiama vita
treno in corsa non posso scendere
naviglio nell’oceano impossibile sbarcare
da me non posso uscire veicolo prigione
se tendo la mano ti posso toccare
insieme stiamo
davanti al grigio e al giallo
vicini
davanti al geometrico al ruvido al rotto
tu io
due viaggi due mondi.

February 12, 2013

Buona giornata!


Si sono richiuse
le dolci acque del sogno
portandosi via con la notte voli e colori
il risveglio è dura roccia verticale
grigia
difficile da scalare
buona giornata!
guarda bene
fra le fredde crepe taglienti della pietra
c’è qualcosa di verde e di viola
che pulsa di tenera vita
esperienza nuova
anche le spine sanno accarezzare
buona giornata!

February 11, 2013

Fragile


Fragile
la mia vita pulsa delicata
nelle tenere foglie
o fiori?
rigonfie come piccoli cuori
così freddo il vento del nord
aghi cristallo diamante
così duro così spietato
indifesa mi appoggio
alla roccia forte
ad essa strettamente mi aggrappo.

Sì, sono io che sorreggo la montagna
e insieme alla montagna
tutto questo pianeta
fatto di terra e di acqua
e insieme giriamo
io e la montagna
e il pianeta coi suoi oceani profondi
e questo cielo
così alto così azzurro così vasto
vertiginosamente giriamo
vortichiamo veloci
in uno spazio che non è mai lo stesso
e forse non esiste se non quando ci siamo
dove
dove andiamo?

February 08, 2013

Silenzio oscuro


Le parole sono duro marmo
liscio freddo ovale
percorso da incomprensibili venature tremanti
le parole non nutrono più i pensieri
atrofizzati prosciugati disseccati
divenuti pietra muta
tacciono
brilla oscuro il silenzio
puro diamante perduto nel pozzo
attimo eterno
bevo la luce ineffabile
che abbaglia
semplice inesprimibile chiarità
rivelazione
subito dimenticata.

February 07, 2013

Cuore di colomba


Il dubbio trema
come cuore di colomba
in un fragile involucro di piume frementi
forse vi ho dimenticati
dei
che ho chiamato col nome di sorte
caso fortuna fato
mistero enigma
eppure mi disseto alla mistica fontana
non voglio scoprire la figura velata
miracoloso prodigio
forse sono fedele a un patto segreto
che non ricordo più.

February 06, 2013

G., a human being


Davanti a me una porta
forse
conduce alla casa di un dio
perché esito?

Sono agnostico
il dubbio si avvita su se stesso
spirale attorcigliata
interrogativo che mai si ferma in un punto
e tutto divora
tranne l’ultima unica certezza
mai avrò la risposta
che forse risplende chiara tutt’intorno
e i miei occhi non possono vedere
forse mi passa fra le mani
e come acqua scorre via.

Siamo umani
in questo universo
così reale
così impossibile prolisso impotente
in questa fittizia prigione inconsistente
così infinita
che spegne nel cuore
ogni desiderio di evasione
in questo tempio di illusione
invano cerchiamo
la presenza
l’assenza?
di un dio vero.

February 05, 2013

Jeux d'eau




Come ti ritroverò dolce inverno?
pallidi giorni sfilacciati
sfatti nel riflesso distorto del ricordo
linee confuse esitanti
nei fotogrammi in bianco e nero della memoria
febbricitanti deliri
del breve mese amaro
che porta in sé il seme della morte
tante volte febbraio
tante volte la fine
disegni disciolti nel tempo incolore
lavati nelle lacrime
nella pioggia
nella nebbia
nel sogno.

February 04, 2013

Si disfa



Si disfa l’inverno
in lunghe linee inquiete
nere
nelle trasparenze cristalline
color del peltro
tratti di matita netti e definiti
nella loro indefinita incertezza
vagano dilatandosi
si aggrovigliano allontanandosi
gomitolo di geroglifici dispersi
in cerca di un senso
l’inverno si disfa
un’altra volta.

February 03, 2013

Il viandante


Sono un viandante
che passa per strada
non so da dove vengo
non so dove vado
ogni giorno ripasso
per lo stesso cammino
gli altri che incontro
non so chi sono
ma a volte li saluto
cammino
un passo dopo l’altro
le gambe intorpidite
nella testa il sonno
sono un’ombra sul muro
un vago disegno oscuro
sopra un enigmatico geroglifico
color rosso sangue
sono un sogno mattutino
sul punto di svanire nell’alba
un’incorporea voluta di nebbia.

Un giorno
sarò un viandante
che non passa più per questa strada
chi si troverà a percorrere lo stesso cammino
non incontrerà che un’assenza.