March 31, 2014

Maschere


Sono stata per te
un’amante appassionata
una dolce sorella
una madre comprensiva
un compagno di avventure
ho condiviso i tuoi sogni di grandezza
sono stata all’altezza
sono stata, alla fine, una donna ferita
ecco, prendi
ti lascio tutte le maschere che ho indossato
e porto via me stessa
che non hai mai conosciuto.

March 30, 2014

Finestra segreta


Entrerà la notte
dalla mia finestra segreta
e tu verrai
cavalcando il buio
verrai
e ti coricherai nel nostro letto
corpo che era di carne e di sangue
accanto a me ti stenderai
corpo fatto di ombre e di ricordi
sprofonderà il cuscino
sotto il peso sognato
potrei toccarti
ma ho paura del freddo
nel silenzio
non c’è che il mio respiro
tu sei un grumo rappreso
di malinconia
immobile
io aspetto che l’alba entri
dalla mia finestra segreta
strisciando
piccolo serpente bianco
alba pallida
che svapora dai tetti della Città
alba color della morte
che ogni volta ti riporta via.

March 29, 2014

Il silenzio


Busserà la notte
alle finestre chiuse
busserà il plenilunio
con fredde dita azzurre
busseranno le costellazioni
in giro per il cielo d’abisso
chiamerà e sospirerà
il buio respiro della Città addormentata.

Il silenzio non risponderà.

March 25, 2014

Effimero


Sono d’aria e di acqua
di vapore e di luce
sono illusione figura passaggio
il vento mi sconvolge
il sole mi dissolve
il buio mi inghiotte
sono la metamorfosi di un attimo
mutevole inganno del tempo
cosa è
più effimero di me?

Sono di roccia e di terra
di oscurità profonda e radici contorte
sono massa peso staticità
il gelo mi spacca
le stagioni passano e mi sgretolano
le piogge mi trascinano via
sono la metamorfosi di un’era
inganno mutevole del tempo
cosa è
più effimero di me?

March 24, 2014

Lago 2


Camminavo lungo la sponda
un passo e un altro passo
il vuoto nella testa
nel cuore un tremolio di assenza
cavo e infinito
come il fondo del lago
camminavo
credevo di non pensare nulla
ma forse desideravo pensarti
credevo di non vedere nulla
ma forse desideravo incontrarti
credevo di non volere nulla
ma, adesso lo so,
volevo desiderarti.

March 22, 2014

Lago


Lago è una parola larga
chiara distesa luccicante
mobili scaglie di luce
si separano e si fondono
oro e argento
lago è una parola liquida
fresca ondosa increspata specchiante.

Lago è una parola chiusa
e fonda
nuotano nell’abisso melmoso
scuri segreti
e desideri informi
si insinuano pallide ombre
fra i massi muschiosi
nascoste
fra lunghe alghe fluttuanti.

March 19, 2014

Vita passata


Quando me ne sono andato
ho rinchiuso la mia vita fra questi muri
ricordi paure desideri sogni
sensi di colpa e frustrazioni
non volevo che venissero con me
nudo, sarei partito
per un’altra vita
tutta nuova
altrove.

E adesso sono tornato
e ho voluto ritrovare la mia vita passata
per affrontarla
per confrontarla.

Ma il tempo
ha aperto una breccia nel muro
e quella vita se n’è involata
fuggita chissà dove
evaporata.
La casa è un guscio vuoto.

March 17, 2014

Un mercante


Avanti
entra, non esitare
nel mio negozio puoi comperare
mille piccole felicità
piume di angelo e capelli di fata
polvere colorata di farfalla
disegni fatti di nuvole e vento
un uovo azzurro di pettirosso
il balletto dei pulcini nel loro guscio
un cervello per lo spaventapasseri
e un cuore per l’uomo di latta
un bel po’ di coraggio da leoni
la risata del clown
e uno scherzo di carnevale
chiavi di ferro arrugginite
che forse aprono giardini segreti
tutto questo
e molto altro.
Cosa voglio in cambio?
monetine luccicanti trovate per caso
cartoline dimenticate
in fondo a vecchie valigie
fiori secchi fra le pagine di libri
usati come fermaporte
la canzone che il juke box urlava
sul molo tanti anni fa
sapore appiccicoso di caramelle e baci
nel buio del cinematografo
tutte le maschere che hai indossato
sassolini tolti dalle scarpe
tacchi rotti e sogni infranti
spille e graffette perdute
occhi di bambole e aghi spuntati
un mazzo di carte senza l’asso di spade
biglie di vetro ammaccate
mozziconi di candela
scarpe spaiate
un biglietto dell’ottovolante
chissà quando chissà dove
il Luna Park se n’è andato
si allontana per la strada
la musica sghemba dell’organetto.

March 16, 2014

Scosto la tenda


Con mano esitante
scosto la tenda
grossi disegni azzurri
quotidiana banalità
scosto la tenda
e guardo oltre le inferriate
prigione geometrica
credo di intravedere qualcosa
nella bruma nella nebbia nella pioggia
credo di intravedere
la forma dei miei desideri
ma forse è solo bagliore di sole
fioccar di neve
palpitar di stelle
forse non è che gioco effimero di nuvola.

March 11, 2014

La sognatrice 4


qualcosa si è rotto

camminavo sicura per le strade della Città
stupefacente Città sconosciuta
mi muovevo fra la gente
soddisfatta del mio corpo nuovo

qualcosa si è deformato spezzato distorto

stupefacente corpo sconosciuto
così elastico così tranquillo
così certo di esistere
nell’immediata perfezione del presente

un’anomalia un’eccezione una singolarità

tempo senza passato
e subito dimenticato
forme e colori accostati
in modo arbitrario
tutto ha senso
solo perché accade

si è aperto un varco
qualcosa è entrato
qualcosa fatto di suono
fatto di inquietante animalità
è il verso di un’anatra
sulla riva del lago

una crepa sottile

il verso di un’anatra
e lo sciabordio delle onde
si allarga la frattura

la luce penetra
lame d’oro attraverso le fessure
si insinua nel mio sogno
impetuosa inarrestabile estranea

le due realtà si mescolano
per un istante

è mattina

March 10, 2014

Due primavere


È bello passeggiare
per la breve strada lastricata
che costeggia la chiesa
è domenica
un altro inverno è finito
la primavera è arrivata
i miei passi attraversano sicuri
allegre geometrie di ombra e di sole.

     È bello passeggiare
     su questa scabra superficie
     rugosa ruvida ondulata
     così vasta così aperta
     è finito il lungo inverno
     metà della mia vita
     è arrivata questa sconosciuta
     prima unica irripetibile primavera
     le mie zampe avanzano
     un po’ esitanti nel fresco tepore.

C’è un piccolo insetto
scuro e screziato
sulla pietra grigioverde
si muove lentamente
un po’ incerto ma determinato
farò attenzione a non calpestarlo.

     Qualcosa è passato
     sopra e accanto a me
     qualcosa di così sorprendentemente grande
     che non riesco a immaginarlo
     mistero di morte e di vita
     ho sentito l’aria oscillare
     tutto intorno a me.

Quand’anche tu, piccolo insetto,
comprendessi il mio linguaggio
come potrei descriverti il mio mondo
le panchine il campanile le automobili i negozi
la gente come me che parla e ride
come potrei descriverti questa mia Città
che risplende di una nuova primavera.

     Seppure io sapessi parlare la tua lingua
     come potrei raccontarti la mia primavera
     il profumo dei suoni
     i colori delle vibrazioni
     i ronzii i tremiti le variazioni
     di questo mio mondo
     che nasce e si sveglia per me
     nuovo e pulsante.

March 09, 2014

Prospettiva


Un passo dopo l’altro
la percorrerò fino alla fine
questa strada
diritta davanti a me
in mezzo alla pianura
tagliata da ombre sottili
affilate come lame
inconsistenti come pensieri
un passo e un altro passo
fino alla fine la percorrerò
fino al mio sogno
al mio tesoro
alla mia ultima illusione
fino alla bellezza pura
fino alla mia grande paura
fino al mio nulla.

March 08, 2014

La discoteca


Una lampeggiante spada di luce
sciabolava la notte
musica e voci
dove ora è silenzio
e abbandono
la lunga pioggia quaresimale
inzuppa i coriandoli del carnevale
se ne sta l’albero morto
ritto accanto agli altri pioppi del filare
verdeggianti di gemme
se ne sta
spettro di stagioni passate
pallido memento spoglio
morte verticale.

March 01, 2014

Vita misteriosa


Misteriosa la vita
che respira e pulsa intorno a me
carne e sangue
fragile e imperiosa
misteriosa, sì
nasce scorre precipita finisce
fredda e impenetrabile
come una geometria di stelle
calda e colorata
come sciarpe variopinte
ammucchiate a caso
sulla bancarella del mercato.