May 13, 2012

Storie azzurre


Ho risalito la corrente
e mi sono lasciato trascinare dall’onda
lungo verdi campi di alghe fluttuanti.

Mi sono riposato presso i frangiflutti,
nascosto negli anfratti ombrosi
sotto le radici aggrovigliate,
vicino alle lucide lastre gocciolanti.

Ho sentito il gelo della pozza profonda,
gli spruzzi vaporosi della cascata
animati da tesi arcobaleni evanescenti,
il dolce tepore dell’ansa ghiaiosa,
la fresca ombra del ponte.

Ho ascoltato dal macigno affiorante
lunghe storie azzurre di acqua e di cielo,
ho giocato con la foglia vagabonda
e con i riflessi cangianti del sole
fra le pietre colorate del greto.

Ho evitato insidie nascoste
e sfuggito mille pericoli
in agguato nello splendore di smeraldo
delle erbe galleggianti,
dove risplende l’oro dei nannuferi,
nella melma turbinosa,
nel viscido abbraccio del muschio.

Ho seminato paura nei branchi palpitanti
saziandomi con piccole vite guizzanti,
ma adesso che ti vedo davanti a me,
Grande e inesorabile Fame,
so di essere arrivato.

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