January 20, 2016

Varie ed eventuali


Ogni vita
se ne sta acquattata
piccolo segreto palpitante
fra l’essere stato
e il non essere ancora.
Ogni vita
respira avidamente l’istante.
L’istante assente.

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Brucia l’attimo
e muore
incandescente distruzione
di un inafferrabile presente.
Brucia nella tenebra
e illumina
la mia immagine segreta
la mia immagine sempre nuova
e per sempre ignota.

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Io sono la mia vita.
La mia vita scorre fluida
e non mi contiene.
La mia vita è goccia
spruzzo
iridescenza
la mia vita è turbolenza
attimo sovrapposto all’attimo.
Io sono un luogo di ricordi.
Io sono una lunga abitudine.

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Sarà la gioia
sarà il dolore
sarà forse l’amore
sarà una passione del cuore.
Epifania.
Quello sarà l’istante della luce.
Capirò il messaggio
che porto nascosto dentro di me.
Per questo solo momento
sconfiggerò il destino.

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La rosa.
Io.
Io e la rosa.
Tutto il mondo intorno a noi.
Quale colpa originale
ci ha tolto il dono dell’atemporalità?
Emersi dal buio vuoto della nascita
la colpa di avere un’origine
ci ha condannati all’ignoranza essenziale
condannati ad errare nel buio
condannati al cambiamento.

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Acqua acqua
acqua della mia anima
il mio tempo vissuto
è un buio riflesso
insensato.
Acqua acqua
dov’è la mia felicità
la mia felicità affondata?

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(per Isabel)

Quando la vita è intatto stupore
un sogno nuovo che danza nell’ombra
polvere di sole fra le ciglia
quando il tempo ha il sapore di un frutto giallo
e gocciola dolce fra le dita.

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