May 13, 2015

Un muro


Amo i passi
i passi della gente sul sagrato
un piede nel passato
e l’altro nel futuro
amo il movimento
in tutte le sue manifestazioni
le folli evoluzioni della rondine
acrobata dell’aria
fra il portico e il campanile
il volo svagato
della prima farfalla d’aprile
le nuvole che corrono nel blu
amo
lo scatto verde della lucertola
lo zampettio solleticante degli insetti
la campana che oscilla
la fontana che zampilla
e mi chiedo
cosa è più statico di un muro?
amo le figure mosse
che si disegnano nell’aria
e si trasformano
spazio mobile
che danza nel tempo
le mie radici affondano
profonde
come quelle dell’albero
ma non c’è vento
che scuota le fronde
e mi chiedo
cosa è più immobile di me?

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