January 23, 2014

Il poeta insonne 4


Immobili, come se io non sapessi che fino a questo istante si sono febbrilmente agitati e rigirati nell’estenuante tempo inquieto della tenebra senza sogni.

L’alba è ancora lontana.
Nel buio insonne della mia stanza mi sono alzato, a piedi nudi ho raggiunto la porta che dà sul balcone. Ho aperto uno spiraglio appena, nemmeno il più piccolo rumore ha infranto la notte.
Eppure se ne sono accorti e immediatamente si sono immobilizzati, fermi sotto le stelle esattamente nello stesso posto in cui li vedo tutti i giorni: il pino insonne del cortile, l’insonne cancello, le pietre insonni dell’acciottolato e tutta l’immensa insonne Città che si stende là fuori.

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