April 25, 2012

Onda sonora


I

Spumeggiante d’oro e d’argento
l’onda sonora trabocca dalle canne metalliche
e si spande per la navata.

Si frange sulle balaustre di marmo,
circonda di gorghi profondi le statue dei Santi,
spruzza le colonne di arcobaleni.

Stupore di Angeli,
misteriosa risacca sulle spiagge del tempo,
fragorosa preghiera.

Azzurra galleggia sottile,
come il canto dell’usignolo,
serpeggiante nastro turchino nel vento,
la voce implorante del violino.

II

Il suono del clarinetto è verde
e ha sapore di mela,
ora dolce e polposa, ora acidula e fresca.

Il violino vibra di azzurro
e sfiora il misterioso indaco,
la viola fa onore al suo nome,
violoncello e contrabbasso
dispiegano bruni velluti
cangianti di cupo amaranto.

L’oboe crea drappeggi
di seta arancione,
il flauto è puro cristallo,
trasparente e dissetante come acqua.

Le percussioni emanano sensazioni tattili
di morbida durezza,
che evocano le calde tonalità del legno
e il luccichio del metallo.

Il pianoforte gocciola argento e avorio
dalle ricche venature color crema,
dolci liquidi in coppe ambrate.

L’arpa intreccia traslucidi fili,
sottili come sogni di fata
su cui scivolano perle opalescenti.

L’armonica è una frangia leggera
cangiante e variegata
che l’aria fa danzare.

Risonante di echi d’oro antico,
ricca onda di fontana,
l’organo dalle mille canne
risveglia le ombre profumate d’incenso.
Sull’acqua limpida e fragorosa
galleggiano preghiere.

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