January 29, 2012

Meet Me at the Cross




Magie

È passata la lunga notte di Santa Lucia,
vibrante di luci e campanelle.
Nel camino fra mille faville
arde il ciocco natalizio.
Ornate la casa con celtico vischio,
ginepro aromatico, agrifoglio portafortuna:
vuol giocare il Sole Bambino,
appena nato dal buio solstiziale.
Sul tavolo non ancora sparecchiato,
dove il piatto di lenticchie preannuncia ricchezze future
e il pane di Natale sparge il suo aroma speziato,
si allungano mani impazienti:
il rosso e il nero, il dado, i numeri e i fagioli...
la Ruota gira, il Grande Gioco ricomincia.
Calamità e malanni andatevene via!
Il ferro di cavallo protegge la Soglia.

Ascoltate...
nella notte gelida
le bestie sussurrano segreti nella stalla.
Al tepore dei loro fiati si riscalda il Santo del fuoco:
dall’Inferno è ritornato, col suo maialino e il bastone a forma di tau.

Candelora. Brillano le fiammelle nell’agonia della cera
e lascian presagi di stelle filanti e cenere...

Come la colomba che ritorna all’Arca,
il Plenilunio ha portato il pallido ulivo dalle foglie d’argento.
Si avvicina la Pasqua:
nel cielo azzurro di primavera il Sole è crocefisso all’Equinozio.
Calendimaggio. In un tripudio di rose Maia è regina,
Dea della luna e del serpente:
nell’aria profumata
risuona ininterrotto il ronzante mantra del rosario.

...è tempo di accendere i fuochi rituali per Giovanni che piange:
la sua testa rotola per la china buia dei mesi che verranno.
Risplendono i falò di Mezza Estate.
Raccogliete le erbe stillanti rugiada:
il giallo iperico scacciadiavoli,
l’artemisia sacra a Diana,
la verbena, l’aglio, il ribes...
È notte di streghe, è notte di divinazione.
Il grande noce del Sabba ci regalerà le sue verdi drupe,
squisito elisir nelle sere d’inverno.

Trionfa, spiga d’oro,
nelle lunghe giornate della mietitura
arse dal solleone.
Trionfa, estate di fiamma,
fino alla notte magica di san Lorenzo
che fila stelle d’argento...

Rotolano i giorni e scema la luce.
Vigilia di Ognissanti: l’aria trema del sospiro dei morti.
Il buio avanza e di nuovo suona la campanella:
la notte più lunga che ci sia!

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